Lo scrive Stefano Catone. E ha ragione:

Quindi, fatemi capire. 405 persone delle 629 che si trovano sull’Aquarius si trovano lì perché il centro di soccorso coordinato dalla Guardia costiera italiana, a Roma, ha dato mandato alle diverse imbarcazioni che le avevano salvate di consegnare all’Aquarius.

Secondo Repubblica «sono stati trasferiti 119 migranti recuperati dalla motonave “Jolly Vanadio”; 70 tratti in salvo dalla motovedetta Cp 319 della Guardia costiera italiana; 87 recuperati dalla motonave “Vos Thalassa”, trasbordati prima sulle nostre motovedette Cp 267 e 319, e da queste su Aquarius; 129 recuperati dalla motonave “Everest”, portati prima sulla motovedetta Cp 319 e da questa alla Aquarius».

Dopo aver passato lunghe ore in mare aperto e in condizioni precarie da ogni punto di vista, ora queste persone – sempre su mandato del governo italiano – sono trasferite dall’Aquarius a navi della Guardia costiera italiana e della Marina italiana, che le porteranno a Valencia.

E tutto questo per colpa delle Ong.

Ma ci state prendendo in giro, vero?

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