Mario Seminerio la chiama «Cialtronia», un ministro dice al partito del governo che deve «uscire dal Truman Show», tra sacchetti e canoni ci si è persi in polemiche contraddittorie e inconcludenti e i principali attori del passato, a cominciare da Berlusconi, hanno già speso 100 miliardi a testa, in termini di promesse.

C’è chi non esce più dall’euro ma è già uscito dalla realtà, chi propone spese folli, chi non ha cura di spiegarci come le coprirà.

Lo scrive anche Francesco Cancellato, nel suo editoriale di oggi.

Ciò che chiederò a Liberieuguali è che la cifra della nostra proposta sia quella di curare le cifre: la ridondanza è voluta. Di chiedere, cioè, profondi cambiamenti senza proporre cose irrealizzabili e slogan improvvisati, che durano lo spazio di un mattino elettorale e poi fanno, appunto, una brutta fine.

Utopia sì, ma per realisti, con proposte precise, impegnative, semplici e chiare, come le soluzioni che abbiamo individuato nel nostro «Manifesto» e che confidiamo di ritrovare nella proposta programmatica e nell’impegno di tutte e tutti.

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