Un grande lavoro, attraverso il paese, i luoghi della crisi, delle promesse mancate: propongo a tutte e tutti coloro che vogliono ritrovarsi a sinistra di accompagnare e inverare il processo democratico che abbiamo davanti con una grande indagine, mobilitazione, manifestazione nei luoghi del lavoro.

Dall’indegno nomignolo dei lavoretti – dove il vezzeggiativo riguarda paga e garanzie, non certo la fatica – alla piccola impresa che ha resistito e rilanciato, dalla ricerca alla scuola: per raggiungere il massimo di innovazione e il massimo di garanzie che la devono accompagnare.

A tu per tu con chi produce, come fecero Bersani e Letta nei distretti, nel 2004: ora che il lavoro ha preso altre forme, è diventato si è trasformato ulteriormente, è diventato molecolare e «condiviso», come si suol dire, e non sempre nei benefici.

Per andare nei posti dove le questioni politiche sono realtà.

Un viaggio senza telecamere, con tutti i parlamentari che vorranno partecipare, e i ricercatori sociali, con chi insomma ha già fatto analoga esperienza e chi ha voglia di raccontarlo.

Dai campi e dalle officine, perché non sia solo una metafora: dall’Agro Pontino alle bici dei panini nelle nostre città, dai capannoni della logistica ai luoghi della ricerca. Dall’inferno dello sfruttamento fino all’eccellenza della qualità del lavoro e della produzione, partendo dallo straordinario libro di Arduino e Lipperini, di cui ho parlato qui.

La sinistra non riparte dalle sale convegno, ma dai luoghi di lavoro. Dalle persone e dalle cose, non dalle formule astratte.

Per partecipare, per contribuire, con noi, scrivetemi qui. Sarà mia cura condividere segnalazioni e suggerimenti con tutti gli altri.

L’invito è rivolto per primo a Pier Luigi Bersani, proprio perché l’idea era sua. Il pulmino ce lo metto io. E invito tutti gli altri a fare lo stesso, in una grande impresa collettiva e politicissima, che qualifichi i fondamentali del nostro progetto. Da condividere con chi lavora e chi produce, a partire da chi lo fa in condizioni difficili, se non impossibili.

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