Oggi il comitato ristretto delle Commissioni riunite Affari sociali e Giustizia ha deliberato la bocciatura del testo dell’intergruppo per la legalizzazione a favore di un testo minimo per il solo aggiustamento della cannabis terapeutica.

I Radicali hanno commentato: «la mafia ringrazia il Parlamento». Hanno segnalato che la nostra comune campagna prosegue e che la legge di iniziativa popolare promossa anche da Possibile vale per la prossima legislatura.

Benedetto Della Vedova, esponente della maggioranza, ha dichiarato: «il Pd lascia antiproibizionismo a M5s e sinistra».

Beatrice Brignone e Andrea Maestri, deputati di Possibile, hanno rilevato che la bocciatura dipende da una «larghissima intesa» tra Pd, Lega, Forza Italia e Ncd (un’accozzaglia, avrebbe detto qualcuno).

Daniele Farina, relatore della commissione Giustizia, ricorda che si sono persi quattro anni di «melina parlamentare».

Si andrà in aula a settembre (forse a ottobre) e riproporremo le nostre proposte e le nostre ragioni, registrando però che la maggioranza (per l’occasione ancora più «larga») non è solo poco disponibile, è proprio contraria a una norma di civiltà, liberale, rigorosa, che consentirebbe di contrastare la liberalizzazione che c’è già a favore di una mafia sempre più pervasiva e diffusa. Il partito del governo, con gli alleati della destra estrema, ha invece scelto il fronte dell’ipocrisia.

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