Da venerdì saremo a Reggio Emilia per l’ottava edizione del PolitCamp. Si partirà con Elly Schlein in dialogo con Oxfam e Diem25 e si concluderà domenica con l’incontro con Nicola Fratoianni e Roberto Speranza.

Tra tanti giocatori d’azzardo, la nostra scommessa è di segno diverso: è la scommessa dell’unità, del dialogo e della generosità, come condizioni necessarie alla costituzione di un’unica lista, a sinistra, per la Repubblica.

Ana Gomes ci racconterà, sabato, come hanno fatto e stanno facendo in Portogallo, dove tipi molto diversi di sinistra collaborano tra loro.

Da questa base di partenza, alla quale sto personalmente lavorando da tempo, si deve progettare il futuro: perché non solo di sigle dobbiamo parlare, né di formule, ma di innovazione sociale, di estensione dei diritti e delle garanzie, di un benessere che non si concentri ma si diffonda. All’insegna di valori antichi e però di ricette inedite, per definire un nuovo patto tra le persone e tra i cittadini e le istituzioni.

Per tutte queste ragioni nel corso dell’intera giornata di sabato approfondiremo le pagine del nostro manifesto, mettendole in discussione. Tra tanti che discettano di programmi e di progetti, noi ci siamo messi – non da ora – a scrivere lettere e numeri, perché i conti tornino, e perché ogni «real issue» diventi immediatamente «draft», proposta spendibile sotto il profilo legislativo.

Coerenti e lucidi, alla ricerca di soluzioni e di parole chiare, all’insegna di una cultura laica e di uno spirito repubblicano.

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