Dopo più di dodici anni, dopo avere usato la mitica piattaforma Splinder (che a dirlo oggi sembra il paleolitico), dopo aver ospitato le visite di milioni di persone, tutti i santi giorni (o quasi), ecco che Ciwati cambia grafica e disposizione, con quale tool in più, come dicono quelli che fanno i siti.

Mantiene ‘carattere’ e linea editoriale, la più noiosa della politica italiana. Sarà più social, come si suo dire, ordinato e accessibile.

Alla ricerca di un ubi consistam del mondo progressista, Ciwati rimane un luogo di riflessione, discussione e commento, aperto e a disposizione di tutte e tutti.
Come disse un famoso ribelle, bisogna essere liberi per volerlo diventare.
  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti