Così oggi Alfano sul Corriere.

«Abbiamo votato questa fiducia perché la legge ha conferito diritti patrimoniali [!] anche a coppie dello stesso sesso, ma ho detto chiaramente no all'equiparazione col matrimonio e anche alle adozioni. Ho un patto col premier»

Nel giornale poi si legge:

«Renzi è intervenuto a Porta a Porta e, parlando della legge sulle unioni civili approvata mercoledì, ha detto di non essere certo che in questa legislatura si possa arrivare alle adozioni per le coppie omosessuali. «È prematuro parlare di stepchild e di adozione», ha detto. E ha aggiunto: «È chiaro che per questo non ci sono i numeri in Parlamento».

Su quest'ultima affermazione, come sapete, dissentiamo: se si rimane nello schema della fiducia e quindi della maggioranza, no di certo. In un rapporto più maturo con le opposizioni (e delle opposizioni) i numeri ci sarebbero (stati) eccome. In ogni caso, sarà per la prossima legislatura, per il prossimo premier.

P.S.: ricordo che non ce l'ha ordinato il dottore di proseguire con questa legislatura. Ce l'ha chiesto l'attuale premier. Prima la legislatura – così ci si era impegnati – doveva durare soltanto due anni. Poi, con il cambio di governo, si è deciso di andare avanti – imbarcando sempre più destra – fino al 2018.

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