Alessandro Robecchi scrive oggi sul Fatto un articolo prezioso per decostruire la dialettica passato-presente che permea di sé la retorica di governo.

Aggiungerei solo una cosa, che dal pezzo di Robecchi emerge solo attraverso l’ironia: che tutto quello che dice il premier in proposito non è vero.

Non è vero che non sono state fatte, anche recentemente, riforme costituzionali che riguardassero le istituzioni. Se ne contano due negli ultimi quindici anni. E il governo Monti, pur non intervenendo su questioni istituzionali, fece approvare il pareggio di bilancio in Costituzione.

Lo stesso vale per le leggi elettorali. E non è affatto vero che le attendessimo così, le riforme, perché nessuno nel 2013 le aveva in programma quando fu votato (intendo: nel programma elettorale). È vera soltanto una cosa: che queste riforme compiono il disegno di Napolitano, che però non riguarda altro se non la presente legislatura. Un po’ circolare, come argomento.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti