Phastidio si inalbera. E ha molte ragioni. Questa storia che la vicenda delle banche sarebbe tutta colpa di Bruxelles è una vergogna.

Anche chi come me è molto critico con l’impostazione politica europea non può non considerare quanto hanno combinato le banche in questione.

I giornali di oggi, anche quelli più filogovernativi, a proposito di Banca Etruria, per esempio, scrivono: “Banca spolpata tra fidi ai consiglieri e yacht fantasma”; “Crocevia tra massoneria e finanza cattolica” in un sistema che è “franato per finanziamenti e acquisti dissennati”.

E questo vale anche per gli altri istituti.

Come mi è già capitato di dire, anche ieri in tv, è giusto intervenire soprattutto su garanzie, controlli, informazione e trasparenza, e trovare soluzioni che mettano al riparo chi è più fragile da scelte che non si può permettere e che certo non gli vanno imposte con l’inganno.

Però per prima cosa è il caso di chiarire le responsabilità e le cause. Altrimenti vince il populismo, come si suol dire. E, in fondo, non cambia mai niente.

Possibile, prima ancora che sia avviata una commissione parlamentare sull’argomento (non è mai troppo tardissimo), lavorerà per mettere in fila dati, decisioni e numeri. Con un occhio ai prodotti finanziari che hanno fregato le persone e anche quelli con cui l’Italia ha fregato se stessa: è normale che di questo piccolo particolare che vale decine di miliardi parli solo Milena Gabanelli?

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