Laura Boldrini, insieme al sindaco di Milano che ne condivide il pensiero (questo pensiero), l’altro giorno ha sostenuto questa tesi: il nemico non è Renzi, parliamoci chiaro, con quello che c’è in giro, bisogna collaborare con lui, altrimenti vincono gli altri, populisti e carichi di odio.

Siccome sono accusato di tutto e di più, in questi giorni sui giornali, di non volere lavorare con chi sta a sinistra e altre amenità, di essere un elefante in una cristalleria, di non aver chiaro ciò che voglio fare, dirò che sono d’accordo con Marco Revelli che ha scritto un libro intero per demolire questa tesi e per sostenere che il populismo che si dice di voler combattere in realtà così esploderà, proprio perché è dentro alle politiche del governo, non soltanto fuori. E che ci vuole un percorso autonomo e libero da questi condizionamenti, che sembrano coinvolgere anche due importantissimi esponenti istituzionali come Boldrini e Pisapia.

Che non mi convincerete mai con lo spauracchio degli altri, ma con la buona politica e uno spirito repubblicano. Altrimenti voterei la fiducia anche su evasione e casa, sul lavoro e sulle riforme costituzionali (a proposito di populismo e di disprezzo per le istituzioni).

Non è questione di nemici, è questione di avere amici che la pensino così: è per quello che chiederò a Possibile di non fare proprio nessun soggetto unitario (con Renzi? Con il partito della nazione?) con personalità e forze politiche che la pensano così. Che sono figure e soggetti, parliamoci chiaro, che rispetto e stimo ma che non mi rappresentano. E che secondo me non rappresentano un sacco di elettori.

Un senatore di Altra Europa si è molto arrabbiato e ha pubblicato il video.

Capisco per carità chi non se la sente o ha opinioni diverse, ma questo è il punto, per me. Altrimenti me ne stavo nel Pd e soprattutto chiedevo di entrare al governo, come hanno fatto o stanno facendo tutti gli altri. Che ovviamente stanno lì solo per contrastare il populismo. Quello fuori: per quello dentro, capita.

“(…) è assurdo pensare che il nemico possa essere Renzi, in una società in cui noi abbiamo esponenti politici che usano veramente un linguaggio pubblico che è odio, hate speech allo stato puro. Cioè, non può essere Renzi il nemico, parliamoci chiaro. Siamo abbastanza miopi  se non ci rendiamo conto qual è il panorama politico. Trovo abbastanza disorientante l’idea che si possa vedere, appunto, nella figura di Renzi la figura contro cui destinare la propria azione politica. Cioè, non funziona:oggi noi veramente abbiamo forze politiche che usano toni che sono oltre l’arco costituzionale. E fanno consenso perché essenzialmente lavorano sulla paura, lavorano sul malcontento e non contribuiscono in alcun modo alla soluzione dei problemi. Anzi, casomai vanno e li creano i problemi, il caos, sistematicamente, c’è qualcuno che di mestiere fa questo, invece di andare a lavorare laddove è pagato. Sistematicamente fa questo, quindi non scherziamo. Dopodiché, ritengo Giuliano (Pisapia, ndr) che se è vero che non può essere Renzi l’avversario, non debba neanche Renzi considerare Vendola alla stessa stregua di Salvini e di Grillo. Che anche questo mi fa arrabbiare. Non è paragonabile, è offensiva una cosa del genere. Dunque (…) di mettere insieme una sinistra che ha anime diverse, sensibilità diverse, ma gli stessi obbiettivi la stessa visione del mondo, e faccio fatica a notare una differenza d’impostazione tra i deputati di Sel e quelli del Pd quando si parla dei grandi temi. Quindi questa frattura è innaturale, va a vantaggio solamente degli avversari, per questo non la dobbiamo permettere, per questo dobbiamo sforzarci tutti invece a fare un’azione di aggregazione e di ponte. Quindi penso che lo sforzo debba essere di trovarsi i terreni su cui confrontarsi. Giuliano Pisapia, insieme ad altri, hanno dimostrato che si può stare insieme con successo. Qui a Milano è stato provato, questo è un esempio, un laboratorio che noi non possiamo sottovalutare. Se funziona qui, che è una città importante ed è il cuore pulsante dal punto di vista economico del nostro paese, perché non deve funzionare al governo del paese, me lo dite perché?"

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti