Ci vediamo domenica mattina in via del Campo barbarico, a Roma.

Una via che ricorda De André, con l’aggiunta di un aggettivo di cui si è spesso abusato, anche recentemente.

I barbari ad esempio avrebbero dovuto liberare il Palazzo, rottamandolo, ma una volta arrivati hanno deciso di proseguire con le larghe intese fino al 2018 (e oltre, con il partito della nazione, dove ci stanno tutti, barbari e non barbari, diciamo).

Intanto, i barbari del Nord si stanno organizzando con le tribù dei neri eterni. Si ode a destra uno squillo di tromba e a sinistra non risponde nessuno.

Via del campo barbarico, 80. Non è un posto pettinato come altri convegni della Capitale. Difficile incontrare un banchiere, per dire. Nessuno sponsor occulto, tutto (e sarà poco, economicamente parlando) tracciato e rendicontato.

Per ulteriori informazioni, il sito è questo.

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