Sullo stesso testo, il Pd aveva perso il voto di 24 senatori, a gennaio, quando l’Italicum passò al Senato.

Allora la legge elettorale passò grazie ai voti di Forza Italia, che votò le modifiche proposte nell’ultimo Nazareno prima di Mattarella.

Anche allora l’aula fu sottoposta a un trattamento violento, con il super canguro, dettato dall’oltranzismo del governo.

Il segretario-premier non se ne curò minimamente, allora come oggi, ma se non ci fosse stata Forza Italia, non avrebbe avuto la maggioranza e il governo sarebbe andato sotto e, forse, caduto, se stiamo al clima fiduciario che si è voluto imporre nelle dichiarazioni delle ultime settimane.

Ora la questione si ripropone negli stessi termini, sotto il profilo politico, sotto il profilo dei numeri.

Non avere considerato questo ‘precedente’, alla ricerca di quelli del 1923 e del 1953, è un errore. Dispiace che nessuno se ne sia accorto, ma il Pd era già spaccato allora e l’esecutivo aveva una maggioranza solo in outsourcing, diciamo così.

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