Liana Milella racconta su Repubblica dei continui cambiamenti (forse il testo cambia da solo, tipo Borges) dell’emendamento del governo sul falso in bilancio.
Estenuanti mediazioni tra il Guardasigilli e il Mise. Potenza delle larghe intese.
Pare che le pene tornino a calare, così da rendere impossibile le autorizzazioni delle intercettazioni telefoniche. Ma solo per le imprese non quotate, che però sono la stragrande maggioranza.
Milella scrive che non si contano più nuove versioni e rifacimenti, rispetto alla versione che – lo ricordiamo – il governo aveva presentato il 29 agosto, dando per ‘fatta’ la riforma.
Ncd frena (i frenatori sono al governo, chi l’avrebbe mai detto), Forza Italia gufa e si oppone, per tornare alle origini.
Tutto bellissimo. E sono passati solo due anni da quando Grasso presentò il suo progetto in Senato.
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