Berlusconi ha deciso di rinunciare alla norma per la quale il premio di maggioranza sarebbe attribuito alla coalizione (che definiva irrinunciabile fino a qualche giorno fa) per dare al premier la possibilità di vedere approvato il premio a una sola lista.

Qualcuno (dentro e fuori Forza Italia) l’ha definito un «suicidio» perché Berlusconi ha sempre sfruttato la coalizione per vincere le elezioni, fin dal 1994 (ci è andato vicino anche nel 2013). Così facendo, Berlusconi rischia addirittura di mettere in discussione il secondo posto e quindi la possibilità stessa di prendere parte al ballottaggio con la lista vincitrice, come previsto sempre dall’Italicum.

La domanda che sorge spontanea non è maliziosa: se Berlusconi ha rinunciato a una ‘clausola’ del Patto per lui fondamentale, che cosa ci ha guadagnato? Che cosa ha chiesto in cambio? Quali rassicurazioni ha ricevuto?

La domanda non è maliziosa, è una domanda.

Anche perché, per fare ciò, Forza Italia ha salvato la forzatura di Renzi: e quindi ha spalancato le porte all’approvazione dell’Italicum che penalizza Forza Italia fin dalle prossime ore, ben prima di eleggere il Presidente della Repubblica.

Fosse un giallo, sarebbe scritto male, diciamo. Manca qualcosa.

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