E così, mentre Renzi a pagina 6 di Repubblica dice che tirerà dritto, a pagina 7 Cuperlo dice che è possibile una mediazione, che Renzi a pagina 6 definisce compromesso (rifiutandola).

Nei corridoi del Palazzo si vocifera di una linea che prevede un periodo di prova lunghissimo e una riduzione dell’articolo 18 fino a farlo quasi scomparire, dopo la riforma avvenuta non negli anni Settanta, ma nel 2012.

Ora – e lo chiedo a tutti, a cominciare dai responsabili della segreteria del Pd – sarebbe necessario conoscere un testo, prima della direzione di lunedì,
che chiarisca la linea, offrendo della delega vaghissima un’interpretazione autentica. Solo così potremo discutere seriamente.

Spero che ci si renda conto che altrimenti sarà parecchio complicato confrontarci.

P.S.: fa piacere sapere fin da ora che tutti i delegati renziani voteranno comunque e in ogni caso qualsiasi cosa dirà Renzi. Il risultato è già scritto. Renzi ha il 70% del Pd e la sua linea passerà. All’insegna, probabilmente, dello spirito unitario della nuova segreteria appena varata.

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