Lei lo avrebbe abrogato l’articolo 18?

Io non credo che l’articolo 18 sia inutile. Finché i dati non mi smentiranno, tuttavia, credo ancora che cambiarlo [Fornero lo modificò due anni fa], aumentando anche solo di un po’ la flessibilità in uscita, sia stata una buona idea. Se la situazione fisiologica è quella di lavoratore e datore di lavoro che devono interrompere un rapporto basato sulla buona fede reciproca, si può arrivare facilmente a un accordo di natura economica. Altrimenti, l’articolo 18 è un ottimo deterrente per evitare che vi siano prevaricazioni ed è tutt’altro che superfluo. Voglio ricordare, peraltro, che la mia riforma ha esteso la protezione contro i licenziamenti discriminatori – contro le donne in quanto tali, ad esempio – anche nelle imprese al di sotto dei 15 dipendenti, che ha abolito i tirocini a costo zero per chi non è più studente, che ha introdotto norme di contrasto ala pratica odiosa delle dimissioni in bianco.

Elsa Fornero intervistata da Francesco Cancellato per Linkiesta.

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