No, non è un’idea della minoranza del Pd. È – a quanto pare, perché ne scrive dichiaratamente solo un giornale – la strategia del governo sulla giustizia e non solo.

Una clamorosa novità, su corruzione e prescrizione, accompagnata da una apertura (almeno a parole) sul tema dell’evasione fiscale (ieri è ‘tornato’ Vincenzo Visco, con una ricetta per recuperare 200 miliardi di euro dall’evasione fiscale).

Il Pd sembra voler cambiare linea, dopo avere preso a pallonate tutti quelli che facevano notare che le larghe intese con Berlusconi e Alfano non avrebbero prodotto granché a proposito della moralizzazione del Paese.

Quello che ci si chiede, però, è come si fa a conciliare questa impostazione con il cammino delle riforme condivise con le destre.

Tra qualche settimana lo sapremo.

Intanto si può notare che chi diceva cose così, fino a ieri, era un giustizialista. Ora è tutto un prendere a calci nel sedere gli indagati, l’elogio del daspo (sic) per i politici, un richiamo alla legalità e alla giustizia che vada fino in fondo.

A me, con le dovute cautele sull’uso delle parole e sui risultati concreti a cui tutto questo può portare, questa nuova linea non dispiace (ne parlo da sempre). Mi domando come la vivano a Cesano Boscone.

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