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Lo dice bene Battista (senatore espulso dal gruppo dei 5s) a Repubblica: se il governo apre, si discute. Altrimenti nisba. È una tautologia e spero che il Pd nel suo complesso se ne renda conto e se ne faccia carico.

La Stampa, poi, riporta un’infografica nella quale sono rappresentato come
congiurato (!): vorrei spiegare che le congiure sono altre. Quella dei 101 e quella perpetrata ai danni del premier precedente. Caratteristica della congiura è la segretezza e un patto per fare male. Nel mio caso, è tutto alla luce del sole. E dal punto di vista del ‘congiurare’, le uniche cose per cui ‘congiuro’ sono: la Costituzione, gli impegni elettorali del 2013, l’idea di tornare a votare e rendere protagonisti i cittadini e, da ultimo, ma non certo per ultimo, fare le cose bene. Fare, insomma, le riforme buone.

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Per questo motivo, ricordo che la mia personalissima proposta per il Senato sarebbe accolta con favore da quasi tutto il Parlamento (non solo dall’alterno Berlusconi); darebbe maggiore autorevolezza a una seconda Camera che si è comunque deciso di tenere; garantirebbe un maggiore equilibrio dei poteri; potrebbe essere approvata in tempi brevi; porterebbe agli stessi risparmi dichiarati dal governo; sarebbe rispettosa di un bicameralismo non più perfetto, ma migliore.

Così come le critiche all’Italicum, le mie sono proposte per migliorare uno schema che trovo largamente carente. Proposte tutte in positivo, dichiarate da mesi, depositate formalmente, illustrate più e più volte. Se sembra una congiura, mi dispiace. Anche perché ora mi tocca un’altra ‘congiura’, sugli F-35, perché non credo sia possibile accettare ancora formule vaghe e soluzioni incomprensibili sulla questione. Parole chiare, insomma, è la sovranità del Parlamento, anche in questo caso.

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