È tutto un retroscena: Renzi premier e qualcuno parla anche di Bersani presidente del partito. Letta alla Farnesina. La nuova maggioranza simile a questa, con l’aggiunta di altri fuoriusciti dalle forze politiche più tormentate (così si favoleggia).

A furia di dire che non ci sono alternative (cit.), non ci sono più alternative.

Perché i sondaggi sono tremendi, l’effetto Renzi-Berlusconi non sta dando i risultati sperati (sic), i grillini guadagnano voti (e tutti dicevano che li stavano perdendo), i rapporti a sinistra sono ai minimi storici, andare a votare non si può più perché ci siamo messi a fare le riforme pluriennali, il governo così non va. E nel caso andasse, qualcuno potrebbe non essere poi così contento della novità.

Così si sente ripetere nei corridoi. Consiglio però a tutti di aspettare domani. Letta e Renzi saranno nella stessa stanza: il primo chiederà al secondo un sostegno condizionato solo a una nuova composizione dell’esecutivo. Il secondo non si sa cosa risponderà: per ora ha detto no al rimpasto e al suo ingresso a Palazzo Chigi. Ma le porte che si dovevano aprire iniziano a chiudersi.

P.S.: sì, ma tu cosa pensi, Civati? Penso che ci siamo incartati, come temevo. Che bisognava fare una legge elettorale più secca e meno berlusconizzata e tornare a votare. E che adesso non so cosa sia meglio fare o sperare. E sono preoccupato, parecchio, perché la situazione è tutt’altro che facile e mi sembra che siamo tutti parecchio logorati. Purtroppo.
P.S./2: e meno male che tutti avevano giurato: mai più retroscena. Massima collaborazione. Disinteresse a palla. Sta andando proprio così.

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