C'è Brunetta che (tipo Hitchcok) parla di pistole caricate che presto spareranno (l'accordo tra Berlusconi e Renzi, dice, c'era da prima, per tornare a votare subito).

C'è Alfano che chiede le preferenze e Letta che lo 'copre' e aggiunge il carico da undici del conflitto d'interessi.

C'è Berlusconi che dice che le riforme di Renzi sono sue e non di Renzi.

C'è Renzi che tuitta «è la volta buona» e la segreteria del Pd che precisa che si va avanti fino al 2015, per fare le riforme costituzionali (a volte le parti si invertono).

C'è il caso Zanonato, con le dimissioni chieste e poi ritirate (non le dimissioni, le richieste).

Ci sono i nodi e c'è il pettine, insomma. Chissà che questa settimana non si capisca qualcosa di più. E, se è lecito chiederlo, di meglio.

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