A proposito di populismo, di riforma del partito e soprattutto di comprensione della realtà: un’indagine che farebbe molto bene anche al Pd. Ne parlerò alla prossima direzione.

Penso che la chiave sia accettare di parlare con le persone, una per una. Lo Ukip – il partito anti-europeista britannico – per molti aspetti è razzista. Ma quando si parla coi suoi elettori, nella stragrande maggioranza dei casi non si trova neppure l’ombra del razzismo. È gente che ha perso il controllo delle propria vita, che è arrabbiata – e sappiamo che storicamente, quando succede questa cosa, la vittima designata è sempre il più debole. Quando qualcuno mi dice: “Gli immigrati ci rubano i posti di lavoro”, in genere basta conversare un po’ per accorgersi che il problema è un altro. La caduta degli investimenti, la chiusura delle fabbriche. Ma a sinistra siamo abituati a parlare alla gente, non a parlare con la gente. Siamo pieni di pregiudizi sugli operai che votano a destra: pensiamo che in fondo non abbiano capito nulla, altrimenti voterebbero per noi. Pretendiamo di insegnargli cosa è più giusto per loro. Abbiamo smesso di parlare con le persone, è tutto qui.

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