Ieri ero a Bruxelles e ho chiesto di farmi arrivare solo le 'cose' importanti, ragione per la quale non mi è arrivata notizia dell'incredibile polemica innescata da Ugo Sposetti contro di me e contro di noi.

Dice, gentilmente, che sono un tappetino e che ho speso troppi soldi perché il web costa.

Ora, non sapevo che Sposetti fosse un esperto di web (da come si esprime, direi di no), ma è davvero incredibile per non dire vergognoso che il super tesoriere galattico dei Ds e fondatore di tutte le fondazioni ci attacchi per le nostre spese della campagna congressuale.

Noi spendiamo poco, caro Sposetti. Riceviamo finanziamenti da persone (innumerevoli) che ci hanno versato in media 58,50 euro. Stiamo dando conto puntuale delle spese sostenute per ogni iniziativa.

Non abbiamo il sostegno dell'apparato e del sindacato come il candidato di Sposetti, né la fondazione alle spalle del candidato di Firenze.

Non ho macchine di servizio, mi affido ai passaggi degli amici del Civoti. Un giorno, Sposetti, le presenterò Sandro, con cui viaggio quando sono a Roma.

Non ceniamo in ristoranti lussuosi: di solito siamo in piedi, con una tartina in mano, a parlare di politica (darò conto anche delle tacche della cintura, perché le primarie sono una dieta micidiale).

Andiamo a letto tardi, ma solo perché sono sei mesi che giriamo il Paese, e ci svegliamo presto, perché ci teniamo a essere dappertutto.

A me, quando ho letto della polemica, è venuto da ridere. Un riso amaro. Perché noi ancora ci crediamo.

Nonostante tutto, nonostante Sposetti.

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