Ora la legge elettorale va fatta entro il 3 dicembre. Lo ripetono tutti, come se fosse ovvio.

A me scusate ma sembra incredibile che il messaggio provenga da quegli stessi attori pubblici che sostenevano che la legge elettorale l’avremmo dovuta fare alla fine del percorso delle riforme costituzionali. Che con Berlusconi e il Pdl si aprisse una stagione nuova, di responsabilità con gli irresponsabili e di pacificazione con gli esaltati.

A me sembra assurdo che ora, con un cambio di direzione a U, si dica che si deve fare di corsa, la legge elettorale, quando prima si rinviava il problema, perché i tempi non erano maturi.

La coerenza non è più una virtù, lo sappiamo. Ma aver passato mesi a farmi fare la caricatura, a prendermi del fighetto e dell’anima bella, per scoprire che adesso è addirittura urgentissimo quello che io proponevo ad aprile, mi sembra scandaloso. Ma non per me. No, per il necessario rispetto che si deve appunto portare all’intelligenza delle persone.

Che non ci capiscono più e sinceramente hanno tutte le ragioni del mondo.

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