Ho parlato con Bruno Tabacci che mi ha raccontato la storia (incredibile) dell'emendamento che è stato dichiarato inammissibile, perché chiedeva un intervento per tutti coloro che sommano stipendi e pensioni pubbliche. Dorati, entrambi. I papaveri sono alti, ma le loro retribuzioni ancora di più. E non sempre appare legittimo né congruente, come abbiamo visto con le pensioni da decine di migliaia di euro.

Un emendamento e una proposta da presentare di nuovo, e presto, collegandola a tutte quelle misure che vieterebbero a chi lavora o opera nella Pubblica Amministrazione di guadagnare più del Presidente della Repubblica (il famoso tetto del Quirinale).

Insieme, i parlamentari potrebbero rivedere i propri stipendi, perché se i parlamentari del Pd destinano il 30% al proprio partito ogni mese (oltre ad avere versato una quota molto significativa all'atto della candidatura), ciò significa che di quel 30% potrebbero fare a meno, perché banalmente già lo fanno.

Si tratta di quell'Eldorado da raggiungere e scoprire, che contribuirebbe a ridare credibilità, e insieme a recuperare cospicue risorse per cambiare le cose. Sarebbe bello che si partisse da qui, anche perché tutto questo ci riguarda direttamente. A patto di andare fino in fondo, per una volta.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti