Ma a poco a poco sembrano tutti convergere su posizioni che conoscete benissimo.

Prendete ad esempio Enrico Rossi, inizialmente entusiasta delle larghe intese, che cosa scrive in queste ore.

Citando Eugenio Scalfari, per altro, che ha curiosamente ripreso tesi che fino a una settimana fa rifiutava in toto, attribuendole (correttamente) al vostro affezionatissimo.

Certo, nella maggioranza silenziosa del Pd c’è anche chi dice: “lo sapevamo anche prima che Berlusconi era così” (senza rendersi conto che il problema, infatti, lo abbiamo dall’inizio di tutta questa storia, e che trova conferma ogni settimana che passa).

Devo dire che una nuova sensibilità inizia a maturare. Sarà sufficiente per spostare il Pd su posizioni più naturali? Temo di no, e che per questo ci voglia un Congresso. Che sarebbe bello avere già avviato, così sapremmo che c’è una linea del Pd. E qual è, soprattutto.

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