Che il Presidente della Repubblica, pur difendendo il governo che ha creato, oggi dicesse parole diverse sulla sovranità del nostro Paese e il rispetto delle sue regole e della sua civiltà.

Che le tante voci che si erano espresse criticamente nei confronti dell’operato di Alfano nei giorni scorsi si manifestassero, almeno nel voto del gruppo al Senato.

Che non ci fossero anime belle (cit.) da attaccare (che poi è curioso che le anime belle siano così poche e così siano chiamate), ma belle posizioni di tutto il Pd, che tenessero distinte la vicenda kazaka e la missione del governo. Che poi magari ci dicessero anche qual è, la missione del governo.

Che ci si rendesse conto che il governo da domani sarà più debole, oltretutto, e non più forte.

Mi sono sbagliato, come spesso mi capita, da quando sono in Parlamento.

Hanno vinto gli altri, quelli che dicono che se si mette in discussione quello che è successo, si fa cadere il governo.

Buon per loro.

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