D’Alema cambia posizione e converge sulla nostra: Alfano deve chiarire ancora, il suo a mia insaputa non basta più. Così anche Finocchiaro e il candidato alla segreteria più vicino alla componente dalemiana, Gianni Cuperlo.

Renzi dice di essere stanco di questo Pd (questo Pd inizia a pensare la stessa cosa) e alza il tono della polemica. I suoi attaccano come un sol uomo, Letta si innervosisce per la prima volta nella sua carriera.

Il vostro affezionatissimo vi fa notare che se al Viminale non sapevano, l’Ansa sì (introdotto il concetto di a mia ansaputa). Fin dal 31 maggio, quando batteva la notizia dell’espatrio della moglie del dissidente (sic) e di sua figlia.

Ieri sera ho cercato di spiegarlo a un convintissimo (del contrario) Maurizio Gasparri, in tv.

Poi, a cena, grazie alle riflessioni di un mio interlocutore, che chiamerò Adamsberg, ho capito che la pista da seguire è quella di Giuseppe Procaccini.

Perché se tutto si è svolto in modo impeccabile, come ci hanno spiegato, Procaccini si è dimesso? Quali sono le motivazioni per cui Alfano ha accettato le sue dimissioni? Se non sapevano che si trattava di un intrigo internazionale, ma di un delinquente comune, quali sono le ragioni del passo indietro?

Seguite Procaccini: se lo promuoveranno o se non lo faranno. Da lì potremo ricostruire e capire molte cose.

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