No, la mia non è una provocazione, come cerco di spiegare all’Huffington Post. Dobbiamo chiedere chiarezza sulla vicenda kazaka (il caso Shalabayeva) senza ammettere alcuna reticenza da parte di nessuno.

E lo dovremmo fare anche se il Ministro dell’Interno non fosse del Pdl, ovviamente, perché la questione è troppo grave.

Non c’entra con le larghe intese o con il giudizio che possiamo averne, insomma, ma con la sovranità e la dignità del nostro Paese e delle sue istituzioni.

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