Comunque la pensiate, i commenti dei grillini sono un genere letterario.

Il rimprovero oggi riguarda le #palle, grazie al solito Scanzi.

Ora, di palle ne ho due, come gli altri cittadini.

Una è dedicata proprio ai grillini, che pensano di essere purissimi, tanto che a furia di rifiutare occasioni di collaborazione con gli altri, si sono beccati il governissimo. Proprio come me, che ho passato due mesi a cercare di convincerli a fare un confronto con noi per varare un governo diverso. E ora in Parlamento contano poco, esattamente come me, che ho fatto scelte parecchio impopolari presso il gruppo del Pd e presso la compagine del governo Letta. Contenti loro.

L’altra è dedicata al mio ruolo nel Pd, in cui sono certamente in minoranza (ma va?) presso i gruppi dirigenti, proprio perché ho assunto posizioni diverse, che per altro non sono ancora state smentite dalla realtà dei fatti.

Ecco, le due palle. Poi mi dicono che non sono coraggioso, perché rimango nel Pd e invece dovrei andarmene, chissà dove: non mi pongo il problema della ‘coraggiosità’, faccio quello che penso, anche se non è maggioritario né presso il Pd, né presso il M5S. Perché penso sia giusto e che alla lunga si capirà.

Chissà cosa succederebbe se cadesse ora il governo. Né il Pd, né il M5S sarebbero in grado, ora come ora, e con questi toni, di mettere insieme alcunché e si tornerebbe banalmente a votare con il Porcellum, perché ce lo chiede Berlusconi. Contenti loro/2.

Forse l’accusa più corretta che mi si dovrebbe rivolgere è che sarei presuntuoso, facendo così, perché penso di convincere persone che hanno parecchie certezze, molto diverse dalle mie. E toni che più sono stentorei, meno sono concreti.

Due palle, appunto.

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