Ieri il tetragono Ivan Ferrucci, che seguiamo da tempo e che è diventato segretario regionale del Pd toscano, ha rilasciato un’intervista pro-Renzi, proprio lui che è considerato il baluardo di chi non è renziano, da quelle parti (dove i renziani sono parecchi).

Solo che l’intervista non l’aveva rilasciata lui, ma un suo collega, perché il cronista de l’Unità ha scambiato numero di telefono, corrente e dichiarazione, dando il via a un clamoroso cortocircuito.

Deve essere stata una giornata complicata per il Ferrucci e per il dibattito del Pd toscano: l’apertura dell’apparato, le smentite, le spiegazioni affannate, la retromarcia, il testacoda.

Cose che capitano, che ci strappano un sorriso e che sdrammatizzano un congresso che è partito con un tasso di conflittualità eccessivo. Anche perché non è ancora partito. Appunto.

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