Con Beppe Fioroni, oggi pomeriggio, presenteremo questo ordine del giorno in direzione nazionale (qui ne avevo parlato più volte, come sapete).

Ordine del giorno presentato in Direzione Nazionale

Le elezioni del 2013 non hanno sancito il successo della coalizione Italia Bene comune.

Ora è necessario interrogarsi sul perché non abbiamo vinto e sul perché molta parte della società non ci da fiducia, facendo una seria analisi del risultato.

Oggi, più che mai, è importante capire quale Partito vogliamo, quale linea politica perseguire, quali alleanze stabilire.

Per troppo tempo abbiamo deciso di scegliere di credere in qualcuno, invece che scegliere di credere in qualcosa.

Dobbiamo costruire identità e appartenenza al Partito Democratico sulla base di valori, ma anche su progetti ed obiettivi.

Il Paese versa nella più grave crisi del dopoguerra. Quattro milioni di poveri, difficoltà economiche straordinarie per un quarto dei nostri concittadini, disoccupazione giovanile fra le più elevate d’Europa, caduta dei consumi e della fiducia sono alcuni degli aspetti più evidenti di un disagio sociale capace di minare la credibilità del sistema democratico.

Il sistema politico è bloccato, il bicameralismo perfetto è inadeguato ad affrontare le sfide dei tempi. La legge elettorale, anomala e sbagliata, non consente al cittadino di scegliere i suoi rappresentanti.

La nascita del Governo era necessaria per rispondere all’emergenza sociale e per cambiare il Paese. Per questo dobbiamo sostenerlo con lealtà ma senza abdicare alle nostre idee.

Occorre aprire il cantiere delle riforme dello Stato per salvaguardare la qualità della democrazia. L’elezione diretta del Presidente della Repubblica merita, senza pregiudizio, una attenta e serena riflessione.

Tutto ciò premesso la Direzione Nazionale

Impegna il Segretario a:

Avviare un’ampia consultazione nei Circoli di iscritti e simpatizzanti, come prevede il nostro statuto, per condividere insieme alla nostra base la modifica della Carta costituzionale sulla forma di governo e per garantire ampia condivisione ed unità di azione.

Attivare rapidamente tutti gli adempimenti per svolgere il Congresso Nazionale nella data fissata dall’Assemblea Nazionale e, comunque, previa conforme decisione dell’Assemblea stessa, entro il corrente anno, favorendo e privilegiando un dibattito che ridisegni il nostro modo di essere Partito Democratico non su affermazioni generiche ma su valori, progetti ed idee largamente condivise.

Roma, 4 giugno 2013

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