Per andare oltre la composizione delle liste, le curiosità sui simboli, i sondaggi su questo e su quello, è il caso di tornare a parlare di contenuti, e di progetti (del resto, avevamo parlato di parlamentari a progetto, giusto?).

Per incominciare, ci vuole un cambio di passo sul digitale, perché, come tocca ancora ripetere, il digitale non può aspettare.

Il Pd che viene dal futuro, come abbiamo voluto chiamarlo, non può non raccogliere la sfida, e proporre, come sostengono motivatamente alcuni iscritti del Pd, che ci sia un ministero al digitale. La Francia lo ha fatto. Qui da noi sarebbe un segnale ancor più forte e rivoluzionario.

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