Si fa presto a dire trasparenza. E si farebbe anche presto a farne esercizio, se solo lo si volesse.

In Lombardia è necessario che sia definita e implementata una politica seria di accesso pubblico ai dati pubblici.

Le Regioni (la Lombardia sicuramente) detengono un enorme patrimonio di dati anche molto dettagliati che sono (e sempre più saranno) la base di conoscenza essenziale per la pianificazione delle politiche sia delle amministrazioni locali (si pensi a piani di governo del territorio, mobilità, rifiuti, servizi socio-assitenziali, ecc.), sia delle istituzioni nazionali che devono rispondere del grado di attuazione delle politiche europee (si pensi al piano clima 20-20-20, ad esempio).

I dati (associati alla loro fonte e al loro grado di attendibilità) devono però essere accessibili a tutti (amministrazioni, cittadini, professionisti, ricercatori e studenti, ecc.) secondo modalità definite dall’ente pubblico che devono essere chiare, trasparenti, gratuite e dirette.

Questo garantisce, a mio avviso, la base per la costruzione di buone politiche fondate sulla possibilità di confronto e riscontro critico, e di reale libera concorrenza tra progettisti e consulenti specialistici chiamati a produrre elaborazioni e analisi.

Esistono già basi di dati ben fatte, aggiornate e manutenute secondo protocolli definiti e pubblicati, accessibili online da chiunque (come l’inventario emissioni INEMAR di Arpa Lombardia o il GeoPortale della direzione generale Territorio).

La realizzazione di un sistema analogo di accesso online, a mio parere, va esteso e integrato, partendo dai sistemi che esistono già da alcuni anni, realizzati con fondi pubblici (alcuni milioni di euro), quali ad esempio le basi di dati energetiche come Sirena (bilancio energetico regionale), Cened (catasto energetico edifici), Curit (catasto impianti termici).

Lo sforzo aggiuntivo di renderli accessibili e interrogabili a tutti sarebbe piccolo rispetto a quanto già investito per realizzarli e, secondo me, doveroso. Regione Lombardia ha lanciato anch’essa il suo progetto Open Data (https://dati.lombardia.it/): riempiamolo di contenuti, e facciamo in modo che chi voglia sviluppare applicazioni e servizi a partire da questi dati possa farlo, offrendo nuove soluzioni ai lombardi, ai cittadini e agli operatori economici.

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