Bersani in direzione nazionale, all’inizio di giugno, era stato chiaro. Aveva detto che in tre settimane avremmo definito la questione della legge elettorale. E che avremmo fatto partire la ‘macchina’ in vista del 2013. A me sembrava difficile ma, si sa, quando parla il segretario ci si deve fidare.

Oggi leggo su Repubblica che la discussione sulla legge elettorale è ancora in alto mare. I partiti che sostengono il governo Monti sono divisi tra preferenze e collegi, premio di maggioranza, soglia di sbarramento. Resta da capire su che cosa sono d’accordo: ad oggi, praticamente su nulla.

Per tutti questi motivi, si parla di un rinvio a ottobre dell’eventuale passaggio in aula. E temo che questo stato di cose avrà una serie di ripercussioni sul dibattito sulle primarie e sugli assetti della coalizione di cui farà parte il Pd.

Poi siamo tutti d’accordo che il ritorno di Berlusconi possa sembrare assurdo. Però, per dirla con il più classico dei politicismi, rischiamo di logorarci.

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