Era l’estate scorso. Tutto sembrava pronto a cambiare.

C’era un libretto, il libretto arancione.

La nuova assemblea costituente e la lista civica nazionale

Un invito che facciamo alla politica è quindi quello di farsi rappresentare da figure di grande spessore civile e morale, per rilanciare il Paese.

Perché la Costituente della Terza Repubblica dovrà essere interpretata ai massimi livelli.

Perché il civismo non è di questo o di quello, ma una spinta, un’energia e un sentimento che deve essere pienamente rappresentato dalle forze del centrosinistra nell’alleanza che vorranno proporre agli italiani.

Non c’è solo Luca Cordero di Montezemolo, con tutti i suoi cognomi. Ci sono i cognomi di milioni di italiani che fanno politica, in molti modi, non solo dentro ai partiti, ma anche, se non soprattutto, in quegli ambiti che la politica non vuole riconoscere.

I nuovi parlamentari, insomma, andranno scelti come si scelgono i sindaci, perché siano compiuta espressione della loro comunità di riferimento, perché siano in grado di interpretare le questioni che la società pone.

Come i nuovi Mille (anche se Cinquecento potrebbero bastare) ripartiranno da Quarto, i nuovi parlamentari: perché è stato il segretario del circolo Pd di Quarto, appunto, insieme ad alcuni amici genovesi, a predisporre il regolamento per le primarie che sottoporremo al Pd e alle altre forze del centrosinistra.

Noi così immaginavamo il Pd. Sbagliavamo?

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