Ma liberare quella sedia, no?

Presidente Formigoni non crede che una Fondazione a carattere scientifico, seppur privata, che tratta la salute delle persone della sua Regione, debba non essere considerata allo stesso livello di una azienda zootecnica?
La Fondazione Maugeri esegue o non esegue prestazioni con il Sistema sanitario nazionale?
E’ vero o non è vero che molta attività della Fondazione è di riabilitazione e in quell’ambito il controllo è difficile e facilmente “modificabile”?
Se la domanda numero 2 ha valenza positiva non crede allora che i controlli su dove vanno i rimborsi per prestazioni debbano essere quanto meno “inerenti” visto che i soldi sono dei cittadini, pazienti o meno?
Come si può, presidente Formigoni, non considerare quantomeno simile lo scandalo San Raffaele e questo appena scoppiato, di proporzioni ben maggiori, il cui cardine sembra essere ancora una volta Daccò?
Presidente Formigoni, tutti sanno che in barca la convivenza senza amicizia “vera” è molto difficile, di cosa parlavate tra un tuffo e un altro con Daccò?
In questo periodo tutti i partiti “non sapevano” (Lega di Belsito, Margherita di Lusi per fare due esempi) anche lei, il suo partito, il suo assessore alla Sanità, la sua giunta, non sapevano o non vogliono sapere dove vengono investiti i nostri soldi e se per investirne di più, e magari “distribuirne”, le richieste di rimborso non siano proprio “appropriate”?
Non crede che il sistema di controllo non controlli un bel niente?
La giunta comunale di Milano capeggiata da Pisapia, che è “il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio”, a cui è affidato, dal decreto legge Bindi 299/99 poteri di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato del direttore delle Asl, si è mai “informata”?
Signor Presidente non crede, e glielo chiedo ancora, che sia giunto il tempo di dire basta e di liberare quella sedia?

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