Permettetemi quattro veloci considerazioni a commento dell’incredibile tweet del Nostro (anzi, del Loro). Ovviamente, non commento l’uso del verbo «mazzolare». Non ce la faccio.

Faccio però notare che se Formigoni e le sue innumerevoli maggioranze avessero avuto la serietà di recepire nella legge elettorale regionale il limite dei due mandati previsto dalla normativa nazionale (del 2004), non avrebbe potuto candidarsi nemmeno per questa legislatura (qui il parere di Valerio Onida). E, visto come stanno andando le cose, avrebbe fatto meglio a esimersi.

L’affermazione scherzosa (si fa per dire) di oggi, per altro, fa capire che Formigoni ritiene possibile comunque un altro mandato (eppure «lo scopo del disposto legislativo» di cui stiamo parlando «è quello di evitare l’accumulo di potere personale di chi ricopra troppo lungamente la carica», come ha spiegato Vittorio Angiolini, cfr. qui a p. 40). Complimenti.

In terzo luogo, il fatto di dimettersi per poi ricandidarsi per la quinta volta segnala che ormai il caso è patologico. Non riesce a smettere, e forse bisogna trovare il modo di aiutarlo. Forse sono i troppi caffè. Chissà.

Da ultimo, e in ogni caso, se si dimetterà (vogliamo crederci) e si ricandiderà (non possiamo crederci), Formigoni batterà certamente ogni record. Noi, invece, batteremo lui.

C’è sempre una prima e un’ultima volta.

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