Rileggere ora l’intervista di Ferdinando Adornato a Enrico Berlinguer fa un certo effetto. La ripubblica Aliberti, dandole un bel titolo, La consapevolezza del futuro.

A proposito della rivoluzione elettronica (pp. 34-35):

Prima di tutto c’è da dire che in Italia i governi non hanno avuto e non hanno neanche la minima consapevolezza dell’esistenza di questi problemi. Lo dimostra lo stato della ricerca. Come partito noi abbiamo cominciato ad affrontare in diverse sedi questi problemi. Ma certo il ritardo c’è. E ciò nonostante intellettuali e studiosi di sinistra abbiano già elaborato importanti analisi su questi argomenti. Direi che il ritardo sta soprattutto nella consapevolezza generale del partito e della gente dell’importanza di questi temi. Su questa questione l’Italia si gioca infatti la sua appartenenza all’area dei Paesi industrializzati.

E, ancora (p. 35):

Avevo proposto circa un anno e mezzo fa, al congresso della Fgci, l’idea di un convegno di futurologia che affrontasse non soltanto i problemi dell’economia e dell’industria, ma tutto l’intero arco delle questioni del nostro futuro.

E poi, lassù, in alto, c’è la questione del sole (p. 53):

Intanto c’è un paradosso: sul sole dell’avvenire oggi discutono più gli scienziati che i comunisti.

E mi pare, questa, la battuta migliore per spiegare molte cose.

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