Mi scrive un lettore che si firma Rolando, anche se dall’email devo pensare che si tratti di un nome d’arte, diciamo così, e mi dice:

Bel partitino il PD. Davvero. Per anni ha portato avanti una linea politica scandalosa, sempre al limite della connivenza con la destra, ora vengono fuori a catena storie di corruzione. Per non parlare delle ambiguità sulle primarie, sul referendum ecc.
Civati, tu che sei un alfiere della buona politica e della rettitudine morale, ti sei fatto un’idea di dove si colloca la linea di demarcazione oltre la quale risulta inopportuna la tua permanenza in questo partito?
Gradiremmo risposta
grazie
un gruppo di cittadini della tua città

Non solo ti rispondo con piacere, caro Rolando, ma mi piacerebbe incontrare te e il gruppo di cittadini che rappresenti, a Monza o nel mio ufficio in Regione, già lunedì. Anzi, se siete d’accordo, sull’argomento inviterei proprio tutti a confrontarsi di persona, così ne discutiamo diffusamente. E chiederei di esserci anche al solito anonimo, e ai vari nomi di fantasia che si incontrano nel magico mondo dei commentatori di Ciwati.

Fin d’ora posso anticiparvi che nel Pd si rimane, per quanto mi riguarda, ma per dare battaglia sui temi ai quali Rolando si richiamava.

Ci state, allora? Lunedì 6 o mercoledì 8 sono libero, di sera, così abbiamo tempo per parlarne con calma, se preferite. Facciamo a Monza, o estendiamo ai milanesi? Idee sulla sede migliore per il nostro dibattito?

Si accettano proposte.

P.S.: Rolando, non puoi chiedere e poi offendere, però, commentando con una stupidaggine un post successivo a quello in cui ti rivolgevi a me. Grazie.

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