Ormai un secolo fa (prima della prima Leopolda, per capirci) proponemmo una soluzione semplice ed efficace, da sostenere in Parlamento e in ogni occasione: lo slogan era “metà parlamentari a metà prezzo”.

Peccato che non abbiano ascoltato noi (populisti e demagoghi, ragazzacci antipolitici) e non abbiamo dato retta a quanti consigliavano di intervenire: ora la politica subirà l’ennesimo smacco, perché sembrerà a tutti che la riduzione dei cosiddetti privilegi della politica non sia maturata in seno al ceto politico, ma voluta dagli uomini nuovi del governo Monti (che pure fanno parte da sempre della classe dirigente, anche pubblica, del Paese).

Uno dei tanti capolavori della politica di questi anni: dover aspettare i risultati del lavoro di una commissione tecnica (pure quella), quando i confronti si potevano fare su Google tanto tempo fa. E riscuotere per una volta quell’apprezzamento che i cittadini faticano così tanto a riservare ai loro ‘eletti’.

Poi non ci si lamenti del fatto che esiste Grillo e che Passera è nelle condizioni di portarsi via tutto il ‘cucuzzaro’.

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