Nel mio personalissimo presepe del 2011, l’arcobaleno doppio in piazza Duomo, le vignette di Makkox, il tendone di Bologna, una passeggiata in via Toledo, la valigia blu, un bambino di Locorotondo che mi ha promesso eterna amicizia, un sorso d’acqua pubblica, le code per addomesticare il Porcellum, un pranzo con Giovanni a Viadana, i post di Popolino, un campo a Nardò, il confronto con un tizio in tv che mi chiamava Scivati, Stefano e la sua laurea, il ritorno alla Leopolda, i progetti per il futuro, la prossima Italia.

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