Per ora, Monti segue un percorso credibile. Ritorna l’Ici, aumenta l’Iva, si dà un po’ di sollievo rispetto a Irpef e Irap a chi produce, all’insegna di quella che per noi è la regola Taddei (perché il peso fiscale passi progressivamente dai mobili agli immobili).

C’è anche la tracciabilità, con il limite dei 350 euro, che è un bel segnale dopo anni di cultura dell’illegalità fiscale. Il primo passo verso quello che amiamo definire Fisco 2.0, come vuole Ernesto Ruffini. Tutto quello che si recupererà andrà destinato a favorire i contribuenti rigorosi.

La speranza è che si voglia davvero programmare un intervento sulla patrimoniale ordinaria. E che tutto questo sia accompagnato da un messaggio chiaro rispetto ai costi della politica, cominciando dai maledettissimi vitalizi (prima di parlare delle pensioni degli ‘altri’, per intenderci).

Resta solo da chiedersi come farà a votarli in Parlamento il Pdl, questi interventi, che sono il contrario di quello che è stato fatto in questi anni. Lo scopriremo presto. Perché tutto questo va fatto presto. Anzi, subito. Vero?

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