Mi chiedono: come funziona questo #occupyPD? Non sarà la solita fiammata che poi rimane sul web?

Funziona così, che non bastano le prese di posizione, i decaloghi, i manifesti, le pie intenzioni. Non ci vuole un programma statico, ce ne vuole uno dinamico. Ci vuole l'azione. Ecco. E bisogna procedere da subito. Ci vuole che tutti quelli che ci stanno, provino a movimentare il quadro. Facciamo un'ora al giorno di pressing e diamo continuità al nostro messaggio, però, perché altrimenti tutto si perde.

Iniziamo da due cose semplici: la campagna per l'abolizione dei vitalizi dei politici, urbi et orbi, e le primarie per i parlamentari.

La prima è semplicissima: si scrive al proprio consigliere regionale di riferimento e si chiede che cosa si sta facendo, nella propria regione, per la riduzione dei privilegi. Non è solo un mailbombing. No, ci vuole il contatto web, ma anche quello fisico. Chiedete all'eletto di tenervi aggiornati, di dare informazione circa l'iter di approvazione della riforma, che è piccola grande cosa, nel mare della sfiducia dilagante.

Procediamo? #novitalizi #occupyPD

La seconda è più sofisticata: si tratta di convincere il Pd a tutti i livelli a tenere le primarie per i parlamentari. E allora ci si può muovere in molti modi.

A Roma qualcuno raccoglierà le firme il 5 novembre, durante la manifestazione del Pd.

Procediamo? #primarieparlamentari #occupyPD

Ecco che cos'è #occupyPd. Altre mille cose ci possono venire in mente, e verranno in mente anche a voi. Iniziamo da qui. Occupate il Pd, noi vi terremo aperta la porta (anzi, il cancelletto).

Perché le cose cambiano, cambiandole.

P.S.: alla fine dell'operazione, lasciate un cancelletto (#) come firma.

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