Tito Boeri spiega perché la soluzione la dobbiamo trovare noi, ai problemi del Paese. Così la lettura di qualsiasi lettera di questo autunno epistolare – che sembra Jacopo Ortis che scrive al giovane Werther – va analizzata con una proposta politica propria, e capace di coinvolgere gli italiani, prima di tutto, nel percorso delle riforme. La lettera di B, poi, fa l'effetto della lettera rubata (absit) di Poe, perché è tutto così banale e generico, e di maldestra, quello che propone, che ci si chiede come mai non sia mai stato fatto nulla, da quando è al governo del Paese.

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