Adesso siamo in due, a volerci trasferire a Monza: Bossi e Calderoli si stanno attrezzando. E il sindaco leghista della mia città, che aveva già consegnato le chiavi della Villa Reale nel corso dell'adunata di Pontida, ha già mostrato – tipo agente immobiliare – i 200 metri quadri a disposizione dei due ministri.

Avete letto bene. Siccome il resto della Villa è in via di privatizzazione (per le note attività commerciali che occuperanno tutto il corpo centrale del complesso), i due ministri – Tremonti si è defilato, perché lui ha cose serie da fare – saranno ospitati nella zona già aperta al pubblico e visitabile. Chissà, magari Calderoli richiamerà un po' di turisti, purché non si porti dietro il maiale, s'intende.

I duecento metri non ospiteranno, ovviamente, i ministeri, ma solo la sede di rappresentanza dei due leghisti. Cioè, la loro scrivania.

Un segnale epocale, non c'è che dire, in tempi di crisi e di federalismo. Per ora non arrivano né le risorse, né i servizi. Solo due scrivanie. E due ministri che dovranno telefonare a Roma anche per parlare con i propri collaboratori.

La propaganda leghista non fa più nemmeno ridere. Chissà cosa dirà Formigoni, che si è detto contrario a questa scelta, e che ha voce in capitolo, perché anche la Regione fa parte del Consorzio che si dovrebbe occupare della Villa Reale e non di simili trovate, che ci fanno solo perdere tempo. E di tempo ne abbiamo già perso parecchio, no?

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