Di province (e del famoso territorio e dei costi della politica) avevo scritto qui, oggi, senza sapere della mozione dell'Idv in Parlamento.

Direi che la votazione è stata un vero disastro: la dimostrazione plastica che è ora (anzi, era ora un anno fa, almeno) che il centrosinistra si trovi intorno a un tavolo. E concordi le scelte che hanno una qualche rilevanza nell'opinione pubblica e nel nostro elettorato: ed è esattamente il caso del voto di oggi.

Altrimenti, lo schema è quello di sempre: un centrosinistra diviso, che si scambia accuse. Alcuni passano per burocrati conservatori, altri per qualunquisti inclini alla demagogia.

La ragione, ovviamente, sta nel mezzo, a mio modo di vedere: ci vorrebbe più chiarezza, da parte del Pd, e più responsabilità, da parte dell'Idv (così, in un colpo solo, mi sono inimicato tutti i dirigenti, ma sono certo che molti elettori, quasi tutti, la pensano come me).

Le province le vogliamo superare? Non possiamo presentare un testo condiviso, accidenti? Dobbiamo farci dare le pagelle dai quei rivoluzionari del Terzo Polo?

E, pensando al futuro e alla nostra politica, vogliamo romperlo, questo schema? Vogliamo far vedere qualcosa di diverso? Vogliamo stabilire che i tre principali partiti di governo del centrosinistra si presentino in Parlamento e di fronte agli italiani con una proposta condivisa e non più con-divisi (perché stanno insieme, ma sempre fino ad un certo punto) come sono ora?

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