Un pezzo epocale di Umberto Eco, dedicato alla società civilissima, che ho finalmente trovato sul web e che vorrei commentaste:

Per quanto riguarda la minaccia di assemblearismo, pare evidente che, quando si mobilita, la società civile non chiede che sia dato il potere “alle cuoche”, ma si aggrega per rappresentanze professionali, circoli culturali, gruppi di volontariato, e soprattutto non pensa affatto di opporsi ai partiti politici. […]

Non risulta che quando si è espressa la società civile si sia proposta di sostituire i partiti (non ne avrebbe né le capacità organizzative né l'omogeneità ideologica).

Al massimo la società civile chiede che i partiti sappiano rinnovarsi e ne sollecita anzi l'adesione alle sue proposte, intende stimolarli, ricondurli a un contatto diretto con le aspirazioni di vari ceti sociali. Il che è avvenuto in queste elezioni amministrative. E in queste elezioni amministrative i partiti politici hanno dato prova di comprendere l'appello.

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