Forse parlano di quella di Arcore, perché quella di Monza non l'hanno mai vista. Oppure mentono spudoratamente.

Guardate un po' come risponde la giunta Formigoni al mio comunicato stampa di oggi, in cui facevo presente che la Villa Reale è stata data in concessione ai privati per trent'anni (ridotti a 23, nel comunicato addirittura a 20):

«La Villa resta totalmente di proprietà pubblica, l'utilizzo sarà pubblico 365 giorni all'anno, per visite, convegni, manifestazioni, mostre, appuntamenti istituzionali del territorio, nazionali e internazionali».

«Ricordiamo a Civati – prosegue la nota – che il totale della somma stanziata è di 25,6 milioni: 17,2 milioni da parte del pubblico, mentre il soggetto privato si carica di un onere finanziario iniziale di 8,4 milioni a cui si devono aggiungere i costi successivi di manutenzione e gestione, del canone di concessione e di ogni altro onere connesso che portano l'esborso, nel periodo di concessione, ad almeno 35 milioni».

Qualche ora prima, a sentire Formigoni, i milioni della Regione Lombardia erano 20.

Civati, si aggiunge «è l'ultimo stalinista-statalista che vorrebbe far gestire al pubblico un bar, un ristorante, un bookshop, una biblioteca. Infatti, queste sono le uniche funzioni delegate al privato e i cui ricavi serviranno per la gestione dell'immobile, che sarà per 20 anni tutto a loro carico».

La realtà è un po' diversa. Ma chi se ne importa della realtà: è pubblica, vero, ma basta darla in gestione ai privati. E cambia tutto.

Domani manifesteremo davanti alla Villa, mentre Formigoni ha deciso di partecipare alla sarabanda leghista: i Ministeri al Pirellone. Due piani. Per le sedi di rappresentanza, bastano. Già.

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