Secondo Termometro politico, la chiave del successo referendario è da cercare tra i giovani elettori. Anzi, tra i giovanissimi, tra chi ha meno di 25 anni. I giovani-per-davvero, non quelli della retorica della politica italiana.

Come scrivevo ieri, a caldo, 'sorprende' anche il voto del Partito dell'astensione: secondo i dati, il 25% di chi non va a votare per le elezioni normali si sarebbe recato alle urne per i referendum. Se l'agenda politica cambia, insomma, cambia anche l'elettorato (come ognun sa, ma pochi fanno, potremmo dire).

Lorenzo Pregliasco, uno dei ragazzi più intelligenti che attraversino il Paese, commenta così:

Le dimensioni del risultato sono state rese possibili dal grande coinvolgimento dei giovani e degli italiani con livelli di scolarizzazione maggiori: e questa è a suo modo una notizia, se è vero che questi settori sembra stiano iniziando, più che a subire i processi di opinione del Paese, a guidarli.

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