Oltretutto, l'idea che il lavoro ben fatto debba necessariamente essere monopolio dei privati, e che "pubblico" sia sinonimo di sciatteria e inefficienza, è pregiudizialmente ideologica. E le ideologie, si sa, hanno fatto il loro tempo.

Così Michele Serra, oggi, su Repubblica. Dicevo le stesse cose, ieri, a Cremona, in una bella serata referendaria promossa dal Pd. E per chi rilegge gli ultimi vent'anni, criticamente, forse è venuto il momento di valutare come siano andate davvero le cose, in proposito. E ciò vale per la destra, ancora turboliberista, ma anche per il centrosinistra, che a volte, in materia di privatizzazioni, ha buttato via il bambino con l'acqua pubblica.

La vulgata secondo la quale è riformista chi vuole abbandonare il servizio pubblico sempre e comunque, anche quando è il rischio è quello di passare a un'oligarchia di privati, sostenendo cose molto curiose (la migliore è che se i privati fanno investimenti, non sono i cittadini a dover pagare, come si legge in qualche intervista, anche oggi), spero non valga più.

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